Sì, avete letto bene! Le normali
batterie alcaline “usa e getta” ora si possono ricaricare e ri-usare. Una vera
rivoluzione green nel mondo delle batterie.
Ark, società con sede a Treviso,
annuncia la disponibilità sul mercato di ReVita, una nuova linea di
caricabatterie che permettono di rigenerare e ricaricare anche le normali
batterie alcaline stilo e ministilo che in genere, dopo l’uso, vengono buttate
negli appositi contenitori di raccolta e poi avviate a riciclo.
Questa nuova tecnologia di
caricabatterie avrà sicuramente conseguenze sulla filiera produttiva e sul
mercato con una possibile riduzione dell’impatto ambientale. Ricordiamo che le
pile contengono sempre metalli pesanti e mercurio, dannosi per l’ambiente.
La tecnologia ReVita è coperta da
brevetti internazionali (Usa, Cina Giappone, Taiwan, Australia, Germania e
Italia) ed è stata testata da autorevoli e indipendenti laboratori di ricerca
internazionali per un periodo di 10 anni e nessun altro prodotto presente sul
mercato – afferma l’azienda madre – è in grado di dare garanzia di funzionamento e di
stabilità.
A differenza dei comuni
caricabatterie, ReVita dispone di una circuito diviso in quattro sezioni. Ogni
batteria è caricata individualmente ed ogni circuito è controllato da un
apposito microprocessore il quale verifica la temperatura e la tensione durante
tutto il ciclo di carica, garantendo efficacia e sicurezza di utilizzo.
Attualmente sul mercato sono stati
diffusi 3 modelli di caricabatterie: il modello RV1, di rete 220V, con spazio
per ricaricare contemporaneamente fino a 4 batterie, il modello RV2 sempre a 4
spazi ed alimentabile direttamente da una porta mini USB, o dall’alimentatore
di uno smartphone mini USB, ed il modello più compatto RV3, anch’esso USB, con
scomparti per due sole batterie. I prezzi variano da 24 a 33 euro.
Ogni
caricabatterie permette di ricaricare anche una sola batteria alla volta oppure
batterie diverse anche di differenti produttori. Inoltre si possono ricaricare
anche le batterie ricaricabili da 1.2 V NiMh o NiCd. Un prodotto interessante e
molto conveniente, sia per l’ambiente che per le proprie tasche.
Lorenzo Russo