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venerdì 27 febbraio 2015

Efficienza energetica



 
 Dal 1° gennaio 2015 le nuove direttive sull’efficienza energetica emanate dalla Commissione europea aiuteranno i cittadini europei a risparmiare mentre utilizzano vari elettrodomestici in casa o al lavoro. La novità riguarda l’obbligo di esporre l’etichetta energetica anche nelle vendite online di tanti prodotti che ne sono provvisti. Così, anche su Internet i consumatori potranno più facilmente comprendere quali siano i prodotti più efficienti e quali meno.
Grazie all’insieme di queste nuove regole, una famiglia media pagherà circa 45 euro all’anno in meno sulla bolletta elettrica. E più in generale i consumatori che compreranno prodotti particolarmente efficienti potranno risparmiare fino a 465 euro all’anno da oggi al 2020. Secondo gli studi del network delle associazioni dell’European environmental bureau, (Legambiente Italia ne è partner ufficiale), i nuovi standard energetici sullo stand-by di tutti gli apparecchi connessi in Rete e delle macchine per il caffè faranno risparmiare l’equivalente dell’energia consumata da 11 milioni di case. I produttori che non rispetteranno le nuove norme potranno incorrere in sanzioni.
Ma cosa cambia concretamente? Innanzitutto il mercato online dovrà adeguarsi mostrando l’etichetta energetica completa. Per quanto riguarda i forni, non saranno più solo quelli elettrici ad avere l’etichetta ma anche i forni a gas e le cappe.
Inoltre tutti gli apparecchi connessi a Internet e le nuove macchine da caffè in commercio dovranno avere una funzione attivabile che mette automaticamente il prodotto in funzione basso consumo quando non è in uso in maniera attiva.
Le nuove regole per lo stand-by per gli apparecchi connessi permetteranno un risparmio medio per ogni famiglia di circa 40 euro senza intaccare minimamente le performance dei prodotti.
L’Italia, secondo Paese europeo per produzione di elettrodomestici dopo la Germania, deve battersi in prima linea per l’ecosostenibilità dei suoi prodotti. Solo tutelando le aziende qualificate si può reggere la concorrenza sul mercato. Dal 2020 le nuove misure energetiche ridurranno le emissioni europee di 15 megatonnellate di CO2. Un dato da non sottovalutare.

Lorenzo Russo

venerdì 7 giugno 2013

Energia quasi zero



Lombardia all’avanguardia nella costruzione di edifici a basso impatto ambientale

Riqualificazione energetica degli edifici, per rilanciare il settore delle costruzioni contro la crisi. In Lombardia non si scherza. Ma a dare le indicazioni è l’Unione europea che prevede che entro il 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere a energia “quasi zero”  (data anticipata al 2018 per gli edifici pubblici). L’obiettivo della Lombardia è quello di anticipare la data al 2015, sia per gli edifici pubblici che privati. Una meta abbastanza ambiziosa, ma non impossibile, visto che allo stato attuale la regione ha raggiunto il record di mille edifici certificati secondo la classe energetica A+ (che identifica il concetto di Edificio a “Energia quasi zero” introdotto dalla direttiva europea 2010/31/Ue), mille edifici rilevati dai dati del catasto energetico edifici regionale (Ceer), sviluppato e gestito da Finlombarda S.p.A. per conto di Regione Lombardia. Il 90 per cento ha carattere abitativo e il restante 10 per cento ha destinazione d’uso non residenziale (cioè uffici e ad attività commerciali e industriali).
Per quanto riguarda la collocazione di questi edifici, una maggiore concentrazione si evidenzia nelle aree più popolose: al primo posto la provincia di Milano (25 per cento del totale), seguita dalla provincia di Brescia (21 per cento del totale) e dalla provincia di Bergamo (14 per cento del totale). Nonostante l’andamento verso un’alta prestazione energetica, a prevalere sono purtroppo ancora gli edifici certificati secondo la classe energetica più bassa, “G”, pari a oltre la metà del totale degli edifici lombardi certificati (dal 2007 sono oltre un milione).

Finlombarda S.p.A. con il contributo scientifico del Dipartimento di Scienza e tecnologie dell’ambiente costruito (Best) del Politecnico di Milano, ha raccolto 29 esempi di edifici energeticamente virtuosi in cui sono dettagliate le tipologie edilizie e destinazioni d’uso. Da questa raccolta è nata la Photogallery Cened, consultabile sul portale dedicato alla certificazione energetica degli edifici (www.cened.it), dove è possibile accedere a schede dettagliate corredate di foto e descrizioni delle soluzioni impiantistiche e architettoniche dei vari edifici, selezionabili per provincia, comune e classe energetica (A+, A e B) di appartenenza.