mercoledì 30 aprile 2014

Buon appetito!

Supermercati semideserti, code sopportabili alle casse, crescita del volume di affari dei discount, menu poveri, diminuzioni degli sprechi, ricette con gli avanzi. Sono alcune delle conseguenze del perdurare della crisi economica nella quotidianità della mensa. La nostra educazione ad una vita più sobria e più sana passa anche per un’equilibrata dieta e per il sapiente uso degli alimenti sin da bambini.
Non si può vivere senza mangiare, ma può succedere che mangiando s’impari a vivere. È la scommessa della Compagnia Teatrodaccappo di Fenaroli & Nicoli che sulle “tavole” di legno del palcoscenico con lo spettacolo Buon appetito! cerca di trasmettere il gusto di una cucina sana e raccontare un’istruttiva storia alimentare.
«Gli ingredienti – spiega Max Fenaroli – sono: la comicità, l’appetito, il gusto dei cibi, i sapori delle storie, i colori delle ricette, la partecipazione dei piccoli e grandi spettatori ed un pizzico di fantasia q.b.». La piece di teatro comico nasce dall’esigenza diffusa, espressa da insegnanti ed educatori, di informare e fornire consigli utili senza lasciare tracce di pedanteria. È proprio la specialità di Fenaroli & Nicoli che dal 1996 “cucinano” spettacoli e sollazzano bambini e famiglie di ogni età con le loro rappresentazioni teatrali in tutta Italia.
In Buon appetito!, nella parte centrale della storia, un orco tanto tonto e sporco deve imparare a mangiare sano. La metafora è evidente: se riesce l’Orcotonto, così si chiama il personaggio protagonista, tutti, proprio tutti, ce la possono fare. L’orco, nella favola, è redento dal cuoco del re che, con l’aiuto dell’intero villaggio, gli insegna a gustare cibi sani, sapienti e nutrienti. Così tra una risata, una canzone e una piroetta trascorre più di un’ora in cui si è capita l’importanza di un’alimentazione differenziata, i colori e i sapori dei cibi, la ricchezza e la bellezza delle ricette nostrane e di altri popoli, la piramide alimentare, la lotta agli sprechi, la riscoperta del pranzo come momento di convivialità e incontro. «Nello spettacolo – conclude Max Fenaroli – s’invitano gli spettatori a interrogarsi sulla loro condotta alimentare, su come vivere una vita più sobria, ma sempre con levità e simpatia».

Per info www.teatrodaccapo.it