L’inflazione cresce, così come il costo del denaro e la Banca centrale europea alza i tassi d’interesse per fronteggiare la salita dei prezzi. I conti correnti bancari, da tempo, hanno tassi di remunerazione bassissimi e costi spesso non visibili. Verificate quanti conti correnti bancari avete aperti e valutate se conviene tenerli, ridurli o cambiarli.
Il risparmio è assicurato sulle banche via Internet, dalle banche, cioè, solo virtuali. Per intenderci: Fineco, Iwbank, Che banca!, Ing, Webank, Barclays che rappresentano i sei istituti che vanno per la maggiore. Secondo una ricerca del Corriere della Sera il costo medio annuo di un conto corrente online è di soli 11 euro. Mentre il costo medio di una banca tradizionale, con operazioni allo sportello, si aggira sui 101 euro. È una bella differenza da prendere in seria considerazione perché, anche se non siete pratici di Internet, si impara con poche mosse ad aprire e gestire un conto online.
Le banche online più economiche sono Ing e Webank che chiedono zero euro per ogni tipo di categoria: giovani, famiglie, pensionati e per ogni tipo di operatività, cioè di uso del conto, sia essa bassa, media o alta. Il risvolto della medaglia è la mancanza totale di interessi per Ing, Che Banca! e Iwbank, mentre remunerano le giacenze sul conto corrente Webank, Fineco e Barclays.
I costi nascosti sono stati studiati da una ricerca realizzata dall’Università Bocconi di Milano che evidenzia come i costi della carta di credito siano tra i maggiori, dai 30 ai 36 euro all’anno, che si sostengono anche se non venisse mai utilizzata. L’uso del bancomat per effettuare prelievi è conveniente solo se effettuato ad uno sportello automatico della propria banca, mai allo sportello fisico della propria agenzia. Si spendono, invece, fino a due euro per un prelievo da uno sportello automatico di un’altra banca. Da evitare. La domiciliazione delle bollette sul proprio conto corrente è accettabile solo se gratuita. Controllate, perché a volte il costo raggiunge un euro e mezzo.
È importante, comunque, leggere bene il proprio estratto conto per cercare di riuscire a risparmiare sulle voci più onerose. Resta sempre valida la scelta della Banca Etica per la sua totale trasparenza nella pubblicazione dei bilanci e la possibilità di conoscere nei dettagli le operazioni finanziate con i propri soldi.
Nessun commento:
Posta un commento