mercoledì 4 febbraio 2015

Un'invenzione italiana



Una nuova invenzione tutta italiana entrerà a far parte del mondo della pesca. Un’innovazione che ha scalato la vetta della classifica in Europa su 180 proposte arrivate. A breve le cassette di polistirolo che contengono il pescato dai mari dell’Unione europea verranno sostituite da quelle biodegradabili. In Italia si pensi che ogni anno nel settore ittico circa 10 milioni di cassette in polistirolo diventano rifiuto indifferenziato che va nelle discariche (italiane o estere), facendo lievitare i costi di smaltimento e causando un elevato livello di inquinamento per l’ambiente. Molto spesso, purtroppo, alcune di queste cassette le ritroviamo in mare o sulle nostre spiagge d’inverno e lì rimangono a meno che qualcuno di buon senso non le raccolga e le porti al posto giusto. Nei mari d’Italia si contano fino a 27 rifiuti galleggianti ogni chilometro quadrato. È quanto emerge da uno studio di Goletta Verde di Legambiente con l’Accademia del Leviatano dell’estate 2014. «Tutto è nato da un progetto finanziato dal Fondo europeo per la pesca 2007-2013 – spiega Marco Benedetti, ricercatore e R&D Sviluppo prodotti di Green Evolution, società che ha aderito al Manifesto di Chimica Verde Bionet sullo Sviluppo Sostenibile –, in base al quale è stato chiesto di individuare un materiale alternativo al polistirolo per realizzare le cassette destinate alla conservazione del pesce. 180 le soluzioni presentate per il progetto. Il Polypla, materiale totalmente realizzato con materie prime naturali biodegradabili, è stato considerato il più adatto a questo specifico utilizzo». La cooperativa marchigiana che ha ideato la cassetta totalmente biodegradabile la illustrerà nei prossimi saloni dedicati alla bioeconomia (BioEnergy Italy) in programma a Cremona dal 25 al 27 febbraio.
Il problema è però il costo: nel caso specifico delle cassette ittiche parliamo di un valore doppio rispetto a quelle in polistirolo. Ma se si calcolano i costi del trasporto necessario al conferimento delle cassette alla discarica e quelli relativi al loro smaltimento, si fa presto a stabilire che il maggior costo iniziale delle cassette in bio-based viene ampiamente coperto dal risparmio che se ne ricava utilizzandole e riciclandole.
Lorenzo Russo

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