Nell'introduzione alla nuova Guida al consumo critico 2012, scritta da Francesco Gesuladi, tra l'altro si legge:
"L'unico modo per preservare le risorse non rinnovabili o scarsamente rinnovabili è convertirci alla sobrietà, ossia a uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali...Del resto la sobrietà è un imperativo di giustizia nei confronti dei tre miliardi di poveri assoluti che non riescono a soddisfare nenache i bisogni fondamentali".
E indica alcune strade: prima di ogni acquisto chiedersi se veramente ne abbiamo bisogno, cercare prima l'usato da amici e parenti, tenere la contabilità della propria spesa, rivedere i consumi privati e quelli collettivi.
"Nella vita di tutti i giorni - aggiunge Francesco Gesualdi - la sobrietà passa attraverso piccole scelte come quella di utilizzare meno auto più bicicletta, meno mezzo privato più mezzo pubblico, meno carne più legumi, meno prodotti globalizati più prodotti locali, meno merendine confezionate più panini fatti in casa, meno cibi surgelati più prodotti di stagione, meno acqua imbottigliata più acqua del rubinetto, meno cibi precotti più tempo in cucina, meno recipienti a termine più prodotti alla spina, meno pasti ingrassanti più correttezza alimentare".
E così via, per sapere cosa fare bisogna informarsi e questa è un utilissima Guida.
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