Ho provato a fare un giro per la Roma desolata di un sabato
pomeriggio assolato. I distributori di tutte le case erano deserti. Certamente
per i 35 gradi di temperatura. Su sei distributori Eni che ho incrociato, solo tre
aderivano all’iniziativa dei maxi sconti per i fine settimana estivi. Non né ho trovati né dell’Esso, nel della Q8 che
proponevano i soliti prezzi.
Nei tre distributori Eni ho trovato file di 10-20 macchine.
Mi sono messo in coda e in soli 12 minuti di attesa ho pagato 27 litri di
diesel 40 euro. Se si pensa che il prezzo medio del diesel, secondo il Quotidiano energia, è attorno 1,70, il
risparmio è consistente. Sono circa 6 euro su 40 spesi. A fine estate si
tireranno le somme. Ma se fosse dimostrato che è possibile abbassare i prezzi
dei carburanti non diminuendo i fatturati delle compagnie petrolifere, non
sarebbe una buona notizia e un’iniziativa da estendere per tutto l’anno?
Che almeno per una volta l’estate porti consiglio? È meglio
vendere grandi quantità e fare ricavi proporzionalmente minori piuttosto che
prezzi alti e poco fatturato? Non potrebbe avere conseguenze, anche se
limitate, positive su tutta l’economia, se abbassiamo i costi? O almeno un segnale
di fiducia?
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